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Quel.

Sono quel Cavallo che in
Un Rombo precipita le
Meglio Carezze.
Con la coda Lucente
che si Estende su
Questa, Selva infinita.
Voglio venire sul Tuo
Prato.
Appoggiare il Mio Fiato
un Secondo, e vedere Svanire i
Primi sentori di
Paure.
Vorrei anche farmi portare per il
Muso Duro,
là, dove lo Vogliamo.
Raccogliere ancora una volta
i Fiori,
Guardarle le Stesse Stelle,
vederne il Calore.
Non smettere di Stupirsi
di Vite Trapassate,
remote e Vuote.

Riderne, ancora
Una Volta,
Rifare,
Ma stavolta
Farlo.
Veramente,
e chissà quando..



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