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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

Angeli.

Centro.

Inizia tutto al Centro del Creato. Alla radice dei primi pensieri, si svela l'Arcano più Misterioso. Grande quesito la Vita. Ci è dato saperne, solamente tanto. quanta ne abbiamo fatta scorrere dai Nostri Cuori. Tutto il resto, è Illudente.

Scisso.

In un gioco di riflessi, Ti vedo comparire e svanire nei muri. La magia è d'avanti ai miei occhi. Chiedo risultati, ma se non so guardare oltre l'illusoria staticità, cosa potrò mai vedere, di più reale, di una realtà, tale?

Inchiostro rosso.

In cerchio, danzano tutte e sette, le Anime Note su questo pianeta che ascolta la Musica. Musa ispiratrice, la luce che filtra tra le nuvole ora bianche e di milioni di colori. Così anche il silenzio, base di ogni Aria Composta dal Musicista. Senza parole eravamo nel primo istante in cui siamo venuti a questo mondo, solo un Urlo gettato fuori dai polmoni. Un gemito quasi disperato, tra i sorrisi dei familiari compiaciuti del miracolo che si sono da tempo dimenticati. E poi il vuoto, la macchina si accende e Macera i fanciulli tra le folle. Un mare di indagini degli indigeni che cercano ciò che nella notte dei Tempi han perduto, ma si ostinano a ritrovarlo tra i propri gomitoli di Lana di Vetro. Prude la coscienza smarrita tra i quotidiani e le riviste colorate. Mio Dio, quanta speranza negli abbonamenti a tempo indeterminato dei lettori analfabeti con gli inserti nel culo. Si vuole la sensazione e scoop, pur di sentirsi vivi, o almen

l'Omo.

Com'è triste questo pomeriggio Dio. Seduto su una panchina, sospira. Ma nessuno lo vede lì stare. In fretta passando, svanisce pure il Mare. Si domanda come l'han fatto succedere, che dal trono a una panca e in silenzio, sia stato spostato. Nè monti ne vette da conquistare. Acquistare ammalare ammassare, come il segnale, sparite. Sono in pensiero, disse Dio, sono il pensiero, visse e morì l'uomo.

Sogni d'Oro

Il Corpo che si sposta, lanciando pezzi d'Anima  per i prati. Pascolano lente le  pecore, sicure del  proprio mangime. Portale un attimo fuori dal carrugio dei vicoli stretti  e non sapranno vedere l'infinito della  Nuova Terra. Da tanta paura si getteranno  giù dalla rupe, non vedono più  Se stessi. Saranno smarriti fino al  primo fischio del Pastore. E solo allora ricomincieranno a  ruminare quietamente le file di parole  che daranno sollievo. Animali, dotati d'Anima, privati delle proprie  convinte convinzioni. Si sputano beceri insulti per poi  nulla concludere. Ma Tu ascolta quel  fischio,  Nuota tranquillamente nei Tuoi sogni che non sono molto differenti dalla Realtà in cui Dormi. Sogni d'Oro.