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A mia immagine e somiglianza.

Urlano e volano,
pensieri volatili come gabbiani a largo,
di fronte ad una tempesta.
Un'aria gelida soffia
dalle coste verso monte,
e gli ulivi secolari,
paiono quasi divertiti.
Meno allegre sembran le rondini,
buttate a destra e sinistra,
in un volo ancor più
scomposto.

Mi guardo ammirare questa sinfonia
da dietro una parete trasparente.
Quasi come assente.

Vocifera Lucifero da
qualche parte,
in lontananza,
sussultando d'
impazienza
al mio
arrivo.
Speranzoso, già brama
giochi ai quali mi vorrebbe
sottoporre,
si lecca i baffi in ogni
pensiero.
Ma ora, anche il suo sguardo mi pare
sincero, in fondo sa quel che mi vorrebbe
dare.

Non a Te mio,
non con Te voglio
brindare.
Lascia che sia io
a potermi guidare.
Sì per me Giuda,
lasciami dubitare.
Baciami, saprò il sapore
di ogni Tua intenzione,
conosco la fragranza.
Baciami, per farmi dimenticare
tutto quel che so.

Liberami dal male,
astro lontano, che
mi saluti tra i secondi
e i secoli.
Mi hai portato qua,
ed ora a Tuo fedele,
inizierò a colorare
le nuvole,
sulle quali
potrò riposare.



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